Riflessioni sul contenuto del Bollettino dell’Osservatorio Vesuviano per il mese di maggio 2025

di Giuseppe Luongo * (Pozzuoli, 7.6.2025)

Il terremoto di maggiore energia, di Magnitudo 4.4 è avvenuto il 13.05.2025 alle ore 12.06, seguìto da due terremoti di Magnitudo 3.5 e 3.3. Panico diffuso a Napoli (Agnano, Bagnoli, Fuorigrotta) e Pozzuoli. La sismicità in questo mese ha interessato tutta l’area della parte centrale della caldera che i vulcanologi attribuiscono all’eruzione del Tufo Giallo Napoletano di 15.000 anni fa.

I limiti dell’area attiva sono, da occidente: mare antistante la costa di Baia; Lucrino-Monte Nuovo; via Campana-Cigliano; versante meridionale Astroni-Pisciarelli; versante orientale Solfatara-Bagnoli; il limite meridionale è in mare, secondo un arco da La Pietra alla costa di Bacoli.

L’attività sismica di maggiore energia interessa prevalentemente questa fascia, mentre è molto attiva, con prevalenza degli eventi di magnitudo moderata, l’area della Solfatara-Pisciarelli.

La profondità dei terremoti si mantiene costante, senza superare i 4 km; la zona più attiva è tra le profondità di 2 e 3 km.

La curva del sollevamento registrata al Rione Terra, dove il fenomeno è più intenso, mostra, dall’inizio del 2024, due impulsi nella crescita della velocità del sollevamento, durante i quali si registra un incremento dell’attività sismica. Il primo impulso è iniziato ad aprile 2024 e si è concluso ad ottobre, il secondo è iniziato a febbraio 2025 e mostra, già da maggio, la tendenza alla conclusione.

I parametri geochimici (concentrazioni dei gas e temperature) mostrano valori generalmente in crescita.

Il fenomeno mostra un andamento di fondo (sollevamento e sismicità) al quale di tanto in tanto (non si registra una periodicità) si mostra accelerato per intervalli di tempo variabili. Non si è presentata una accelerazione del fenomeno con maggiore velocità del sollevamento e l’incremento dell’energia dei sismi, come alcuni esperti temevano. Non azzardo alcuna previsione perché manca un modello del fenomeno condiviso dalla comunità scientifica e non intendo creare confusione, seguo il suo sviluppo per interesse scientifico.

* Giuseppe Luongo, Professore Emerito geofisica Università Federico II, già direttore Osservatorio Vesuviano INGV