La colmata di Bagnoli in eterno

400 milioni di euro. Questa è la cifra indicata un anno fa da Manfredi per la rimozione totale della colmata sul litorale di Coroglio Bagnoli, oggi non sappiamo di quanto sia ancora lievitata. Insieme a questa palese esagerazione, il Sindaco ipotizzava che occorrevano alcuni anni per il trasporto a discarica dei materiali di risulta della colmata con centinaia di camion che ogni giorno avrebbero attraversato il quartiere, dimenticando che la via più efficiente per il trasporto è proprio il mare.

23 anni fa la Bagnoli Spa aveva preventivato il costo della rimozione in circa 70 miliardi di lire (35 milioni di euro). Non se ne fece niente per l’indisponibilità di Piombino a ricevere i materiali di risulta.

Invitalia, in un DISCIPLINARE DI GARA TELEMATICA del 2021 nel Lotto 1 alla voce “rimozione colmata, bonifica degli arenili emersi Nord e Sud nel sito di rilevante interesse nazionale di Bagnoli‐Coroglio” riportava l’importo totale dei lavori di 125.189.138,00 €. Inoltre Invitalia ipotizzava, per una parte consistente dei materiali di risulta, la bonifica in situ e il suo utilizzo per la modellazione del parco verde.

Ma allora perché questo terrorismo comunicativo così eclatante sulla rimozione della colmata da parte di un Sindaco Commissario di professione Ingegnere?

Una prima risposta è la modifica decisa in un ufficio romano con il decreto legge del 7 maggio 2024, che è intervenuto pesantemente sulla destinazione paesaggistica ed urbanistica del lungomare Coroglio Bagnoli cancellando l’obbligo, riportato nel decreto legge del 1996, di rimuovere la colmata e di ripristinare la morfologia naturale della costa.

Carlo Iannello, stimato docente di Diritto pubblico alla Seconda Università di Napoli, afferma: «Si pone la pietra tombale sulla prospettiva di restituire ai napoletani la piena fruibilità pubblica, ai fini della balneazione, della spiaggia di Bagnoli. Eppure questo dovrebbe essere l’obiettivo prioritario di qualunque lungimirante politica di risanamento dell’ex area industriale». Argomenta inoltre: «C’è un insormontabile problema di spazio. La spiaggia è lunga un chilometro e mezzo e circa 700 metri sono occupati dalla colmata. La parte più a sud dell’arenile, inoltre, interferisce con l’area portuale di Nisida».

Ed ecco la seconda risposta da ipotizzare per la decisione presa dal Commissario di mantenere la colmata. L’autorità portuale candida la baia di Nisida fra le cinque opzioni del territorio comunale per un grande porto turistico in grado di accogliere anche grandi yacht; una intensa attività di nautica da diporto nella baia di Nisida rende incompatibile la balneazione sulla costa.

Terza possibile risposta: tutelare in qualche modo le ditte di ormeggio, i club privati e le strutture balneari che in oltre trent’anni hanno occupato, soprattutto abusivamente, la costa e la baia di Coroglio, lucrando su un patrimonio appartenente alla città di Napoli.

In tutta questa storia, fatta di esagerazioni palesi se non di menzogne, decisioni calate dall’alto senza minimamente tenere conto della volontà popolare, di negazione delle richieste di risarcimento morale e materiale nei confronti di una popolazione afflitta da malattie e inquinamento secolari, chi svolge il ruolo più passivo e sconfortante è il Consiglio comunale di Napoli.

Il Commissario straordinario è preposto essenzialmente alla ricerca dei finanziamenti, alla richiesta dei progetti e alla verifica dell’esecuzione rapida dei lavori in modo efficiente e produttivo. Le modifiche urbanistiche sono compito esclusivo dei Consigli comunali, che rappresentano la sede preposta per legge alla discussione e all’approvazione degli interventi urbanistici riguardanti le città. Ma il Consiglio comunale di Napoli da tanto tempo su queste problematiche sembra narcotizzato.

Con le ultime decisioni prese dal Commissario straordinario per il SIN Bagnoli Coroglio possiamo affermare che un patrimonio paesaggistico di grande valore è stato sacrificato sull’altare di una politica senza lungimiranza, inetta e pavida.

Come poteva essere, secondo il progetto Balneolis
… e come sarà, secondo il Commissario Sindaco Manfredi