Agnano il quartiere ombra

Che nei nostri quartieri, in alcuni più di altri, i problemi siano molteplici, è una cosa assodata; anche la mancanza delle istituzioni che spesso lasciano il territorio in balia delle onde o per meglio dire in balia di se stesso è ormai cosa consolidata.
Parliamo per un momento di Agnano, soprannominato “il quartiere ombra”.

Sappiamo bene che qui i problemi sono tanti, un quartiere completamente abbandonato e completamente isolato dal resto del territorio, nonostante appartenga alla X Municipalità, sembra che nessuno se ne ricordi.
Potrei fare un elenco infinito di tutte le problematiche esistenti, dalla mancanza di mezzi pubblici, alla rete stradale ridotta ad un colabrodo per tutti i lavori messi in opera dai vari cantieri e mai ripristinati se non in maniera abbozzata, alla mancanza di illuminazione pubblica in alcune strade, all’alta velocità delle auto all’uscita della tangenziale che è causa incidenti e morti.
Potrei elencare tante altre mancanze, ma al momento quello che gli abitanti di Agnano stanno vivendo sulla propria pelle è la paura del bradisismo. Paura avvalorata dalle continue scosse che ogni giorno ed ogni notte da tempo ormai, lacerano le abitazioni e la psiche degli abitanti che non riescono più a condurre una vita serena.
Ad avvalorare il tutto una assurda diatriba tra gli abitanti della zona, visto che a dividere Agnano da Pozzuoli esiste solo una linea invisibile di demarcazione.
Allucinante poi la notizia che il Comune di Napoli abbia dato in concessione con un partenariato pubblico-privato, “sembra” con una gara d’appalto, l’ippodromo per farlo diventare un’enorme struttura polifunzionale per megaconcerti, eventi e sport, capace di ospitare fino a 55.000 persone.

Ritornando alla questione bradisismo, sembra allucinante la decisione del Comune di fare una scelta del genere, in una zona dove le scosse sono all’ordine del giorno, dove la gente scappa dalle proprie abitazioni per paura, e dove non ci sono risposte esaustive su una qualunque messa in sicurezza degli abitanti.
Allucinante lo scenario che emerge dopo questa ennesima scellerata azione delle istituzioni, in un quartiere dove alla prima pioggia le strade si allagano ed essendoci un’unica strada di percorrenza in entrambi i sensi di marcia si rimane bloccati nel traffico anche per ore.
Con una struttura che dovrà ospitare più di 50.000 persone dobbiamo chiederci come si possa uscirne vivi in caso di emergenza, e non solo di bradisismo, e come si possa ancora “campare” in maniera decente, visto il probabile inquinamento acustico causato dai vari eventi e concerti, essendo l’ippodromo posizionato in una conca dove la cassa di risonanza avviene in maniera naturale.

Peccato che le istituzioni abbiano pensato a tutto ma non alla salute dei cittadini …