di Salvatore De Martino, già docente di Fisica all’Università degli Studi di Salerno
Bagnolinformazione.it apre oggi la rubrica “Osservatorio eventi naturali”.
Lo scopo di questa pagina, che speriamo permanente, non è quello di dare informazioni sul bradisismo – a questo ci pensa l’Osservatorio Vesuviano – ma di guardare alla storia naturale dei Campi Flegrei per avere una gestione dell’area finalmente adeguata.
Prima di tutto vanno esplicitati alcuni fatti e cioè che il bradisismo non è cosa riguardante solo l’area flegrea e che essendo un fenomeno naturale è necessario creare condizioni, come dire, di convivenza. Ogni intervento nell’area deve (non può ma deve) partire da questa considerazione. Non è questione solo di edifici opportunamente consolidati e di piani per l’emergenza (che appaiono attualmente notevolmente carenti).
Per farci capire bene iniziamo con il pubblicare una cartina prodotta dal C.U.G.RI. (Consorzio inter-Universitario per la Previsione e Prevenzione Grandi RIschi). In essa si possono vedere tutti gli adduttori passanti per Bagnoli e diretti a Cuma agli impianti di depurazione. Il sottosuolo di Bagnoli è un’area instabile dinamicamente, ed è già successo nel 1982 che si è dovuto intervenire in emergenza per evitare disastri ecologici.
Un primo passo è dunque ricostruire la storia naturale e degli interventi che si sono avuti nel tempo.
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