I tre “big killer” della 10ª municipalità secondo ANGIR

L’Osservatorio Oncologico voluto dall’assessora Tommasiello durante la prima consiliatura De Magistris affidò all’ANGIR (Associazione Napoletana Giovani Ricercatori) il progetto di analizzare la situazione oncologica nelle 10 municipalità napoletane.

Gli obiettivi generali erano i seguenti:

  • Analizzare la mortalità oncologica nelle 10 Municipalità del Comune di Napoli;
  • Incrociare i dati di mortalità di diverse Banche Dati (Certificati di morte del Servizio Statistica del Comune di Napoli, Banca Dati RENCAM);
  • Analisi di incidenza e prevalenza per causa tumorale, per genere, per l’area Bagnoli-Fuorigrotta (Municipalità 10) e città di Napoli – Fonte dati cartelle cliniche dei Medici di Medicina Generale (MMG) del Consorzio Nazionale delle Cooperative Mediche (CNCM), periodo 2008-2012

Per rendere più chiare le parole, le misure di frequenza delle malattie possono descrivere:

  • l’insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento e in una determinata popolazione, che corrisponde alla Prevalenza
  • il verificarsi di nuovi casi, che corrisponde all’Incidenza
  • la mortalità è un concetto ancora diverso in quanto misura il numero di decessi in una popolazione in un determinato periodo e questa può essere divisa per età, sesso, cause.

L’ANGIR pubblicò i suoi risultati nel 2013.

Abbiamo molte riserve sull’operazione, per il metodo utilizzato, il soggetto investito del progetto, i finanziamenti ed il suo carattere occasionale, ma in ogni caso dobbiamo riconoscere il merito a questo lavoro di aver focalizzato la ricerca sul territorio del SIN Bagnoli Coroglio ed aver messo in risalto l’eccesso di alcuni tumori, in termini di incidenza e prevalenza, che sono riconducibili alla situazione ambientale.

Questo pregio è tanto più apprezzabile a fronte dei documenti redatti dalle strutture dell’Asl Napoli 1 istituzionalmente responsabili di tali ricerche e controlli. Per esempio si guardino le schede del cosiddetto registro tumori dell’ASL Napoli 1:

Come è evidente non vi è alcuna relazione con questo cumulo di numeri e le realtà territoriali, sia in senso topografico né tantomeno in senso ambientale e socioeconomico.

Ma questa è solo una delle pecche dell’istituzione sanitaria che più che controllare la salute dei cittadini si preoccupa di produrre documenti di gestione aziendale. Possiamo vedere al contrario come le schede dell’osservatorio fotografino la situazione in rapporto alla municipalità di Bagnoli Fuorigrotta (X Municipalità).

Da questa scheda si evince il rapporto della prevalenza dei tumori a Bagnoli-Fuorigrotta con la città di Napoli e con l’Italia nella presentazione dell’ANGIR del 2013.

Passando all’incidenza c’è la scheda di tutti i tumori, dalla quale si evince una incidenza maggiore nella popolazione maschile alla X Municipalità rispetto alla media napoletana.

Ancora una incidenza in eccesso nello stesso territorio per i tumori del colon retto e respiratori.

In particolare come la popolazione femminile sia colpita con tassi superiori alla media nazionale.

Il dato più straordinario tuttavia è contenuto in questa scheda che riguarda il mesotelioma:

Maschi e femmine hanno tassi altissimi di questo raro tumore delle sierose, prevalentemente la pleura, connesso senza alcuna possibilità di errore all’amianto.

Amianto a Bagnoli ha due nomi: Italsider ed Eternit.

Un quadro simile riguarda il tumore alla vescica.

Anche qui abbiamo risultati eclatanti: sia per i maschi che per le femmine l’incidenza del tumore alla vescica risulta nel territorio Bagnoli-Fuorigrotta molto superiore sia alla media napoletana che a quella nazionale. *

Nei documenti ufficiali (AIRC) il primo fattore di rischio per il tumore alla vescica è il fumo di sigarette ma subito dopo vengono le esposizioni a prodotti chimici ampiamente utilizzati nell’industria, le amine aromatiche e le notrosamine. Nel nostro caso un divario così ampio tra i dati di Bagnoli, quelli di Napoli e nazionali, non si spiega altrimenti che con l’esposizione a inquinanti industriali.

Il rapporto ANGIR conclude con questa sintesi:

  • Aumentata incidenza per mesotelioma e tumore vescicale nell’ex area industriale di Bagnoli-Fuorigrotta rispetto sia all’area di Napoli che all’Italia.
  • Nella Municipalità 10 si riscontra un trend di aumentata incidenza per carcinoma polmonare rispetto al resto della città di Napoli.
  • Tali incrementi, anche se in misura diversa, sono presenti in entrambi i sessi.

La specificità della ex area industriale di Bagnoli – Fuorigrotta è rappresentata dall’alta incidenza di tre tumori collegabili all’inquinamento: in primo luogo il mesotelioma, quindi il carcinoma polmonare e quindi quello vescicale.

Questa triade imporrebbe un meccanismo di sorveglianza attraverso indagini specifiche da un punto di vista epidemiologico, socioeconomico, clinico sanitario e ambientale.

Tutto questo non è.

Napoli 23 Marzo 2025

Paolo Fierro.

* Dalla Guida AIRC -Tumore alla vescica: “Il principale fattore di rischio per il cancro della vescica è il fumo di sigaretta. Il rischio di sviluppare questo tumore è inoltre aumentato dall’esposizione cronica alle ammine aromatiche e alle nitrosamine (frequente nei lavoratori dell’industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio) …”